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L’era post Covid: spunti e strumenti per ripensare il presente e progettare il futuro.

DILETTA BENEDETTO • lug 02, 2021

L’era post Covid: spunti e strumenti per ripensare il presente e progettare il futuro.


Giunti ormai al giro di boa che ci traghetta verso la seconda metà di un altro faticoso anno, ci ritroviamo sempre più proiettati verso quella che molti si affrettano a definire come “era post Covid”. In questo diffuso e sanissimo desiderio di iniziare a progettare e sperimentare il “dopo”, alcuni quesiti sembrano animare con forza il dibattito pubblico: come sarà questo dopo? Quali, tra le nuove abitudini inaugurate dalla pandemia, resisteranno e si attesteranno nello scenario sociale e quali, invece, perderanno senso e verranno soppiantate dal ritorno delle vecchie? Quali strumenti ci accompagneranno in questo delicato passaggio?

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Autore: ALESSIO BERARDINO 26 apr, 2021
INVESTIMENTI PER IL RILANCIO DELLE IMPRESE, MA CON QUALI RISORSE?
Autore: ALESSIO BERARDINO 07 apr, 2021
I Versamenti sospesi per COVID congelano il credito IVA
Autore: ALESSIO BERARDINO 31 mar, 2021
Directio per davvero
Autore: ALESSIO BERARDINO 09 nov, 2020
21 anni fa eravamo emergenti ... e oggi?
Autore: ALESSIO BERARDINO 13 mag, 2020
Oggi proviamo a guardare le cose dalla parte del datore di lavoro. Tutte le parti sociali dell'impresa sono state messe a dura prova dalla pandemia, ma ora solo per lui si presenta un dilemma quasi irrisolvibile: la scelta di quale rotta prendere di fronte all'arrivo della tempesta perfetta . Come tutte le grandi tempeste, anche questa vanta la coesistenza di circostanze che – involontariamente – concorrono e pongono il dilemma. Infatti, l'imprenditore, micro - piccolo - medio, che abbia visto il fermo della sua attività - per vincolo o conseguenza – confronta la sua voglia di ripartenza con le conseguenze della stessa. Richiamare i dipendenti? Magari gli stessi ai quali non è ancora arrivato l'assegno di cassa integrazione per il periodo di fermo. Assegno che non è stato in grado di anticipare, perchè all'imprenditore non sono arrivati i finanziamenti richiesti – con speranza – dopo l’8 aprile dell’annuncio trionfale del Governo. Come organizzare il lavoro? Sentiti consulenti, eventuali rappresentanze, consultati protocolli e lette le circolari INAIL ha preparato tutto il possibile per farlo in sicurezza. Ma non basta – lo dicono anche i consulenti del lavoro .. “I datori di lavoro rischiano un processo penale nel caso in cui un loro dipendente si ammalasse di Covid-19 sul posto di lavoro, anche quelli che abbiano diligentemente posto in essere tutte le misure necessarie per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 “. Come ridimensionare l'azienda? Se per adeguarsi alla nuova minore e incerta domanda bisogna ridurre dimensioni e attività, come fare per il personale in esubero? Licenziare non si può ancora per qualche mese, come può salvare la barca tenendo invariato il carico? Come capire quali sono le nuove regole? Mettendo in fila anche solo i DPCM e i decreti legge emanati dal Governo si forma una discreta piccola enciclopedia dell'incomprensibile e, cosa peggiore, del non attuato (in tutto o in parte) ma, ciò che è peggio, sta arrivando il decreto di aprile, poi maggio, poi rilancio: solo 400 pagine circa e centinaia di articoli. Sarà scritta lì la rotta da prendere? E allora? Ecco, si è formata la tempesta perfetta ... dove la pioggia è il caos delle regole, il vento l'inefficienza di enti e banche, il mare minaccioso è il mercato e la domanda che ripartono dopo abbattimenti a due cifre ... e questo non è un film.
Autore: ALESSIO BERARDINO 15 apr, 2020
La settimana successiva Directio ha progettato, lanciato e gestito i tre webinar sulla normativa d’emergenza covid-19 - andati in onda sulla piattaforma directio/consulenza.it - possiamo misurarne l’impatto: oltre 10.000 partecipanti attivi ai webinar della sola scorsa settimana, oltre 12.000 crediti formativi maturati ed autocertificati nello stesso periodo, oltre 150 risposte a quesiti pubblicate e molte altre in arrivo. Ottima qualità del segnale e continuità del servizio,, format differenti uno dall'altro ma tutti efficaci e ricchi di sostanza culturale, ossia privi del semplice parlocchiare a molti ed invece ricchi di analisi magari qualche volta troppo ricche ed approfondite, ma comunque di valore. E la post produzione del webinar (visione in differita, meccanismo di autocertificazione correlato, piattaforma indicizzata di risposte a quesiti, spacchettamento dei singoli video,..) è un modello operativo che moltiplica il valore per il committente. Abbiamo quindi testato e messo in operatività il modello del webinar extra size, ossia quello rivolto a moltissimi ma che non subisce l'impatto della massa: eh si, per arrivarci siamo inciampati (18 marzo) in situazioni di crash ed il 19 in situazioni di rallentamento, maerano 50.000 utenti contemporanei e noi non eravamo pronti. Ma abbiamo reagito e con l'aiuto diretto di Microsoft (si, non ci crederete ma c'è una struttura ed un cuore che riesce ad interessarsi anche alle attività della Piccole aziende) abbiamo capito, costruito soluzioni, impostato linee operative che impedissero la condivisione dell'evento con grandissime comunità. Ed in queste esperienze si misura anche la forza del gruppo di Autori, che hanno formato un nucleo di presidio – insieme alla nostra redazione – al servizio del progetto pronto, flessibile, efficace. Le prossime settimane vedranno la lenta evoluzione, verso la riapertura graduale e progressiva del Paese. Una ulteriore occasione per condividere tempi, sostanza e metodo che in campo normativo ed economico andranno applicati da imprese, enti e autonomi. Potete fruire delle repliche dei webinar selezionando quello di vostro interesse nella sezione presente nella Home di Consulenza.it. Comunque sia, abbiamo fatto un passo da gigante nell'acquisizione di esperienze sicuramente rare e preziose, pronti ad avviare una metodologia sistematica nella progettazione dell'intero programma formativo delle grandi comunità.
Autore: ALESSIO BERARDINO 08 apr, 2020
Per il piccolo e frastagliato vantaggio vantaggio di una sospensione da adempimenti e versamenti dell'estensione al massimo di qualche mese, l?Agenzia delle Entrate ottiene che la notifica degli atti di irrogazione delle sanzioni, con decadenza ricompresa nel periodo tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, sian prorogata di ulteriori due anni. Questa è una delle conclusioni interpretative cui sembra giungere l’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 8/E. Secondo l’Agenzia delle Entrate, l’esame, il controllo, l’accertamento degli elementi giuridici e materiali, ivi compresi i fatti e le circostanze addotte nelle memorie difensive, rientrano nel concetto di attività proprie dell’ art. 67 del D.L. 18/2020 e, in quanto tali, soggette alla sospensione dei termini qualora la decadenza di un anno (o sei mesi) spirasse nell’intervallo temporale 8 marzo/31 maggio. E fin qui, una conclusione plausibile. Resta tuttavia di dubbia comprensione la clausola di salvaguardia “fermo restando…l’art. 12, comma 2 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 159”, laddove la norma consente una proroga biennale dei termini di decadenza dell’azione accertatrice. Sembra proprio che l’Agenzia voglia, ancora una volta, riservarsi autonomamente un più ampio margine temporale, anche per la notifica dell’atto di irrogazione delle sanzioni. Così facendo, ad esempio, per un provvedimento di irrogazione il cui termine ordinario cadesse il 14 aprile 2020, la decadenza non sarebbe l’8 luglio 2020 (1 anno, più 85 giorni), ma andrebbe addirittura a essere prorogato al 31.12.2022 (per una memora difensiva notificata all’Ufficio il 13 aprile 2019). Certamente è in corso una emergenza nuova, quella del Coronavirus, che ha anche messo in evidenza le varie emergenze latenti negli equilibri tra gli attori del Paese.
Autore: ALESSIO BERARDINO 07 apr, 2020
Dato l’enorme seguito avuto dal webinar organizzato in data 19 marzo, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino e Directio Srl, con il consueto supporto del Gruppo Buffetti, hanno deciso di organizzare e mettere a disposizione di tutti i colleghi iscritti agli Odcec italiani una nuova serie di tre webinar per l’approfondimento dei temi specifici. Gli eventi prevedono l’intervento di Professionisti esperti ed esponenti dei principali Enti ed Istituzioni aventi causa nei relativi argomenti trattati e saranno visibili direttamente, senza registrazione, al link webinar.directio.it sulla base del programma esposto di seguito. Per ottenere i crediti formativi è necessario compilare il modulo di autocertificazione al link che si troverà sotto al video e che sarà attivo soltanto nelle ore e nei giorni successivi al termine di ogni singolo evento. Ogni webinar sarà visibile anche dopo la diretta nella versione on demand agli indirizzi web che verranno diffusi sulla pagina webinar.directio.it e sul portale Consulenza.it.
Autore: ALESSIO BERARDINO 17 mar, 2020
Giovedì 19 Marzo dalle ore 15.00 sulla pagina web del portale Consulenza.it all’indirizzo https://www.consulenza.it/webinar • 15:00 –Alessio Berardino, Luca Asvisio (Presidente odcec Torino) - Introduzione • 15:05 – Massimo Miani (Presidente cndcec) I commenti del CNDCEC • 15:20 – Benedetto Santacroce – Sospensione dell’attività di accertamento e riscossione • 15:30: Sara Rolando - Sospensione dei versamenti fiscali I diversi regimi di sospensione adempimenti e versamenti. • 15:40 Rocchina Staiano – Come cambiano gli ammortizzatori • 15:50 Mario Bowinkel - Aiuti per la liquidità alle imprese: gli interventi al Fondo di Garanzia • 16:00 Rocchina Staiano – Congedi permessi ed indennità • 16:10 - Gallo Orsi – Presidente Ordine Notai Torino - Norme in materia di svolgimento delle assemblee di società” • 16:20 – Benedetto Santacroce - effetti in materia di giustizia civile, penale, tributaria e militare • 16:30 - Rolando / Di Franco Misure di sostegno finanziario alle imprese” • 16:40 Rocchina Staiano – Il nuovo lavoro agile • 16:50 – Alessandra DI Franco I nuovi Crediti di imposta L’evento avrà una durata indicativa di 120 minuti; per eventuali problemi tecnici di collegamento e fruizione contattare l’indirizzo mail info@directio.it. Il CNDCEC ha previsto il riconoscimento di n.2 crediti formativi (1 CFP D.7 e 1 CFP D.8) previa autocertificazione dell’iscritto da effettuare esclusivamente, al termine dell’evento, sulla pagina web consulenza.it/webinar/autocertificazione - codice evento 170899 Sarà cura della società Directio srl acquisire tali autocertificazioni e conferire i crediti derivanti dalle stesse al cndcec
Autore: Diletta Benedetto 09 mar, 2020
Gli antropologi erano considerati, dagli interlocutori più clementi, eccentrici sognatori che spesso suscitavano nel loro prossimo sentimenti di paternale commiserazione per essere stati tanto scellerati nella scelta del corso di laurea. Termini come: osservazione partecipante, relativismo culturale, rito iniziatico, suonavano come formule arcane dalle quali guardarsi. Fino a quando, nel corso all'incirca dell'ultimo lustro, strumenti, metodologie e linguaggio tipici dell'Antropologia hanno iniziato curiosamente a fare il loro ingresso, prima di nicchia e poi praticamente di massa, nel mondo della comunicazione e dell'impresa. Dallo studio della distribuzione del potere nelle dinamiche relazionali tra sottogruppi nei team di lavoro, alla condivisione “esperienziale” utilizzata dai leader per consolidare i legami tra i propri collaboratori, alla pervasiva diffusione dello story-telling per raccontare (con tecniche vicine a quelle utilizzate in etnografia) l'impresa attraverso le sue storie significative, oggi si assiste ad una completa invasione di campo delle Scienze sociali, ed in particolare dell'Antropologia, nei temi e nelle azioni strategiche che riguardano l'impresa. Questo movimento che intreccia, a diversi livelli, Scienze sociali e realtà produttive, rappresenta in effetti un fenomeno recente soltanto in Italia. Negli Stati Uniti, infatti, così come in parte degli altri Paesi europei, da ormai parecchi decenni l'Antropologia dialoga in modo proficuo con il mondo del business e sono molti ed interessanti gli studi antropologici che hanno coinvolto le imprese ed i loro modelli organizzativi. Questa apertura che anche il nostro Paese (a volte in modalità un po' “modaiola” e superficiale, ma altre con una bella carica di originalità e pensiero laterale tipicamente italiani) sta mostrando nei confronti di strumenti e modelli interpretativi atipici per le proprie imprese, fa ben sperare rispetto alla possibilità di trovare nuovi approcci strategici per affrontare un mercato (ed in definitiva un mondo) in cui movimento e flessibilità al cambiamento sono ormai concetti chiave.
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